L’inverno si avvicina e a Bormio cresce l’attesa per un anno storico.
Tra un mese si torna in pista: dal 5 dicembre 2025 al 12 aprile 2026 la ski area riapre per una nuova stagione di Vertical Fun tra discese leggendarie, panorami mozzafiato e libertà sulla neve.
La Stelvio verso i Giochi Olimpici
Quest’anno Bormio non ospiterà le classiche gare di Coppa del Mondo maschile di sci alpino.
Il motivo è straordinario: la pista Stelvio sarà protagonista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.
Dal 7 al 21 febbraio 2026, la nostra ski area accoglierà le gare di due discipline:
- Sci alpino maschile
- Sci alpinismo
Una vetrina internazionale che riporterà Bormio al centro del grande sport mondiale.
Una stagione diversa dal solito
Per permettere lo svolgimento delle competizioni, non sarà garantita l’apertura degli impianti di risalita nel periodo:
- dal 28 gennaio al 16 febbraio 2026 – possibile chiusura completa
- dal 17 al 22 febbraio 2026 – apertura con limitazioni
La stagione, però, continuerà senza interruzioni nelle ski area vicine di Santa Caterina Valfurva e Cima Piazzi–San Colombano, sempre pronte ad accogliere gli sciatori.
Vivi l’inverno più atteso di sempre: prima e dopo l’evento che farà la storia dello sci!

La neve ti chiama: approfitta delle offerte online
La voglia di neve è già forte.
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Per gli sciatori stagionali di Bormio, arriva Snowitpass
Per la stagione 2025/2026 il tradizionale skipass stagionale è stato sostituito con SnowitPass, la tessera pay-per-use che ti permette di sciare senza acquistare uno skipass in anticipo.
Una volta attivata la card, paghi solo per quanto scii e, ogni sciata, contribuisce a raggiungere la soglia stagionale.
Superata la soglia, le tue sciate successive saranno gratuite per il resto della stagione.
Più scii, più conviene
A Bormio, attivando SnowitPass, tutte le tue sciate contribuiscono progressivamente a raggiungere la soglia di località pari a € 830,00.
Se arrivi a questo importo, potrai sciare gratuitamente a Bormio, Santa Caterina Valfurva e Cima piazzi-San Colombano per il resto della stagione.
Ci sono due ulteriori soglie che puoi raggiungere, la soglia Alta Valtellina per sciare anche a Livigno e la soglia Lombardia, per sciare gratis in tutta la regione per tutta la stagione.
Leggi tutti i dettagli nella pagina dedicata, attiva il tuo SnowitPass e preparati al cancelletto di partenza, la neve ti aspetta!

Ti sono piaciute le novità in arrivo? Continua a seguirci sui nostri canali, abbiamo tanto altro da raccontarti.
A presto!
La coperta isotermica è un elemento essenziale per chiunque si avventuri all'aperto, perché offre protezione in condizioni di freddo o caldo estremo.
Vogliamo condividere importanti informazioni sulla sua struttura, sui materiali con cui è prodotta, sulle funzioni che svolge in un contesto di emergenza.
Leggendo questo articolo capirai come utilizzare al meglio questo strumento semplice e utilissimo e il suo ruolo durante le escursioni in montagna, sia in inverno che in estate.
Com'è fatta una coperta termica? Vediamone le caratteristiche
La coperta isotermica, spesso denominata coperta termica di emergenza o più colloquialmente "metallina", è un dispositivo di sopravvivenza leggero e compatto progettato per fornire isolamento termico in condizioni di emergenza.
La coperta è caratterizzata da due lati distinti, uno dorato e uno argentato, di cui scopriremo gli utilizzi specifici successivamente.
In generale, la sua funzionalità si basa sulla capacità di riflettere il calore corporeo o di proteggere dalle fonti di calore esterne, a seconda della necessità.
Ma com’è composta esattamente una coperta isotermica?
Materiali e struttura
La coperta d’emergenza, o mantellina termica, è formata da tre strati e altrettanti materiali:
- Strato in PET. Il Polietilene Tereftalato (PET) costituisce lo strato di base della coperta isotermica. Questo materiale è scelto per la sua resistenza, durabilità e flessibilità. Esso conferisce alla coperta la capacità di resistere agli strappi e all'usura, rendendola riutilizzabile in più situazioni. Inoltre, è impermeabile, quindi offre protezione da pioggia e umidità.
- Strato di Alluminio. Al centro della struttura della coperta si trova un sottile strato di alluminio, depositato direttamente sul PET. Questo strato ha la cruciale funzione di riflettere il calore.
- Strato in PE. L'ultimo strato è realizzato in Polietilene (PE), un materiale noto per la sua leggerezza e capacità isolante. Questo strato esterno aggiunge un ulteriore livello di protezione contro gli elementi, contribuendo alla resistenza generale della coperta contro vento e acqua. Il PE, inoltre, conferisce alla coperta una superficie liscia e maneggevole, facilitando la sua manipolazione e l'uso in situazioni di emergenza.
L'integrazione di questi tre materiali nella coperta isotermica crea un dispositivo di emergenza eccezionalmente efficace, capace di offrire protezione vitale in un'ampia gamma di condizioni ambientali. La sua struttura multistrato non solo fornisce isolamento termico ma anche resistenza e versatilità, rendendo la coperta isotermica un elemento indispensabile in ogni kit di sopravvivenza o di primo soccorso.

Come si usa la coperta isotermica di emergenza o metallina termica?
L'uso efficace di una coperta isotermica dipende dalla comprensione delle proprietà riflettenti e isolanti dei suoi due lati, uno argentato e l’altro dorato. La scelta di quale lato esporre all'esterno può influenzare significativamente la capacità di resistere al freddo oppure al caldo.
Ecco come sfruttare al meglio questi lati in situazioni d’emergenza:
Freddo estremo
Per massimizzare la protezione dal freddo, devi usare la coperta con il lato argentato rivolto verso il tuo corpo. Questa configurazione sfrutta la capacità del lato argentato di riflettere il calore del corpo indietro verso di te, minimizzando la perdita di calore per irraggiamento.
Il lato dorato, in questo caso, è rivolto verso l'esterno, agendo come una barriera aggiuntiva contro la bassa temperatura dell’ambiente.
Avvolgiti completamente nella coperta, assicurandoti di coprire il corpo dalla testa ai piedi. È importante ridurre al minimo gli spazi aperti per evitare la dispersione di calore e trattenere efficacemente quello corporeo all'interno.
Questa tecnica può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza all'aperto o in caso di guasti all'impianto di riscaldamento in ambienti chiusi particolarmente freddi.
Caldo estremo
Nel caso di esposizione a condizioni di caldo estremo, l'utilizzo del telo termico d’emergenza cambia, perché si vuole riflettere il calore esterno lontano dal corpo per mantenere una temperatura corporea più fresca. Per questo scopo, la coperta isotermica deve essere utilizzata con il lato argentato rivolto verso l'esterno.
L'alluminio riflette i raggi solari e il calore ambientale, impedendo di surriscaldare la persona, mentre il lato dorato consente la dispersione del calore corporeo.
In questo modo, utilizzando la coperta per creare ombra o come barriera riflettente, si può ridurre l'assorbimento di calore e mantenere condizioni più confortevoli sotto il sole battente o in ambienti estremamente caldi.
Perché tenere sempre con sé una coperta di emergenza?
Prima di rispondere alla domanda, vogliamo darti qualche consiglio generale: quando ti prepari per un'escursione in quota, ricordati sempre di controllare le condizioni atmosferiche. Se vuoi passare piacevoli giornate all’aria aperta nel territorio di Bormio, verifica sempre il meteo e metti nello zaino tutti gli strumenti necessari per la tua sicurezza. Inoltre, dai informazioni a qualcuno sul tuo itinerario e previsto orario di ritorno.
Anche se il clima è mite, porta con te la coperta di emergenza, perché la sua incredibile compattezza e leggerezza la rendono un oggetto quasi impercettibile, ma il suo potenziale di salvataggio è immenso.
Questa semplice precauzione può essere determinante per la sopravvivenza in situazioni di emergenza, offrendo protezione contro il freddo pungente, il vento gelido, il sole diretto.
Oltre alla protezione termica, la metallina può essere utilizzata anche come segnale di soccorso (grazie alla sua superficie riflettente), come riparo d'emergenza o addirittura per raccogliere acqua.
La coperta isotermica, in questo contesto, è un elemento fondamentale che mostra alti gradi di preparazione e consapevolezza, due qualità indispensabili per chiunque si avventuri in ambienti naturali impegnativi.
Domande comuni sulla coperta termica
Cos’è una coperta isotermica di emergenza?
È una coperta in materiale riflettente che aiuta a mantenere costante la temperatura corporea in situazioni di emergenza.
Com’è fatta una coperta isotermica?
È realizzata in film plastico metallizzato con due lati: argentato per riflettere il calore, dorato per assorbirlo.
Come si usa la coperta isotermica in caso di freddo?
Lato argentato verso il corpo per trattenere il calore e prevenire l’ipotermia.
Come si usa la coperta isotermica in caso di caldo?
Lato dorato verso il corpo per riflettere i raggi solari e mantenere il corpo fresco.
Perché portare un telo termico durante le escursioni?
È leggero, compatto e può salvare la vita in caso di freddo, caldo estremo o emergenze improvvise.
Lo snowboard è di certo uno degli sport più in voga sulle nostre montagne e sempre più persone si approcciano a questa attività adrenalinica.
Se anche tu vuoi diventare uno snowboarder, le prime due domande che devi farti sono:
- Qual è la tavola da snowboard per principianti che fa al caso mio?
- Come imparare ad andare sullo snowboard?
In questo articolo ci concentriamo sul secondo quesito, così da darti indicazioni precise per scegliere correttamente quello che è il cuore dell’attrezzatura sportiva necessaria per praticare questa disciplina.
Ecco una guida per scegliere la tavola da snowboard se sei alle prime armi
Leggendo questa guida potrai capire quali sono le migliori tavole da snowboard per principianti.
Partiamo dall’analisi di alcuni fattori che devono orientare la tua scelta.
Termini tecnici relativi alle tavole da snowboard
Prima di addentrarci in spiegazioni e consigli, vogliamo chiarire alcuni termini tecnici usati in questo sport invernale:
- Jibbing: stile che prevede l'uso di elementi come rail, box e altre strutture posizionate sulla pista.
- Freestyle: stile che prevede acrobazie eseguite all’interno di snowpark e halfpipe.
- Freeride: discesa su terreni non preparati, come neve fresca o fuoripista.
- Camber convesso: profilo della tavola “a ponte” in cui la parte centrale è sollevata rispetto alle estremità.
- Camber inverso o Rocker o "a banana": profilo della tavola in cui la parte centrale è in contatto con la neve mentre le estremità sono sollevate.
- Camber Flat: profilo piatto della tavola, senza una curvatura significativa verso l'alto o verso il basso.
- Flex: rigidità/flessibilità della tavola.
- Shape: forma della tavola, che può essere direzionale (progettata per una direzione specifica) o twin (identica su entrambi i lati).
Le tipologie di tavole e quali sono ideali per chi è alla prima esperienza
Se sei alle prime esperienze con lo snowboard, è importante che tu scelga una tavola che si adatti alle tue esigenze e che ti permetta di imparare velocemente, ma senza osare troppo.
Prima di darti indicazioni, vediamo i principali tipi di tavole:
- Tavola All Mountain.
Utilizzo: ideale per chi desidera esplorare vari aspetti della montagna.
Caratteristiche: versatili su tutti i tipi di terreno, piste e fuoripista.
- Tavola Freestyle.
Utilizzo: ottimale per snowpark, halfpipe e guida giocosa.
Caratteristiche: tavola più corta e maneggevole, progettata per eseguire acrobazie.
- Tavola Freeride.
Utilizzo: ideale per chi ama l'esplorazione fuoripista.
Caratteristiche: tavola più lunga e galleggiante, ottimizzata per terreni non preparati e neve fresca.
Leggi il nostro articolo di approfondimento dedicato alle tavole da snowboard freeride.
- Tavola Twin.
Utilizzo: ottima per chi ama scendere sia in avanti che all'indietro, ideale per il freestyle.
Caratteristiche: simmetrica, con punta e coda identiche.
- Tavola Direzionale.
Utilizzo: favorisce la guida in discesa su piste e il freeride.
Caratteristiche: asimmetriche, spesso con punta più lunga.
Per chi come te è alle prime armi il consiglio è di iniziare con una tavola All Mountain, perché questo tipo di tavola è versatile, adatta a vari tipi di terreno e rende più facile l’apprendimento di questa disciplina sportiva. Inoltre, offre ottima stabilità e ti permette di imparare e divertirti in diverse situazioni.
Ecco cosa devi cercare in una tavola per principianti in termini di camber, flex e shape:
- Camber piatto o leggermente rocker è preferibile per i principianti. Il camber piatto offre maggiore stabilità, mentre il rocker rende la tavola più maneggevole, anche in virata.
- Flex morbido/medio è consigliato per i principianti, perché rende la tavola più facile da gestire, consentendo allo snowboarder di imparare a controllarla con maggiore facilità.
- Shape Twin può essere una scelta appropriata per i principianti, perché offre versatilità e facilità nella guida in avanti e all'indietro.
Quando avrai preso dimestichezza con questo sport e vorrai fare un passo in avanti anche dal punto di vista dell’attrezzatura, prendi in considerazioni queste altre indicazioni:
Per praticare il Jibbing si consiglia l'utilizzo di una tavola con flex morbido, mentre per il Freestyle è opportuno optare per un flex di intensità intermedia; nel caso del Freeride, invece, è consigliato un flex più rigido.

La lunghezza della tavola da snowboard rispetto ad altezza e peso
La correlazione tra la lunghezza della tavola, la tua altezza e il peso svolge un ruolo cruciale nel determinare le prestazioni complessive sulla neve. In generale, è fondamentale selezionare una tavola che si adatti alle tue caratteristiche fisiche.
Come prima cosa, devi prendere in considerazione le tabelle fornite dal produttore della tavola, che costituiscono una guida affidabile per individuare la lunghezza e la larghezza ideali in relazione al tuo corpo. Queste indicazioni sono fondamentali per evitare scelte sbagliate e garantire una migliore esperienza di snowboarding.
Devi sapere che la lunghezza della tavola influisce direttamente su controllo e tenuta sulla neve. Le tavole più corte offrono un maggiore controllo, mentre le tavole più lunghe assicurano una maggiore stabilità ad alte velocità.
Quindi, per i principianti è consigliabile orientarsi verso tavole più corte, sempre nel rispetto dei limiti di peso e altezza raccomandati, perché permette di avere una maggiore facilità di manovra e agevola l'apprendimento delle tecniche di base.
Per quanto riguarda la larghezza, assicurati che punte e talloni degli scarponi non sporgano dalla tavola, ma non sceglierne una troppo larga per il tuo piede, altrimenti comprometterai la capacità di controllarla.
Da donna o da uomo? Le tavole non sono tutte uguali
Le tavole da snowboard da donna e da uomo possono presentare alcune differenze nelle caratteristiche tecniche.
Una tavola adatta a una donna principiante tendenzialmente deve avere un flex leggermente più morbido per adattarsi alla muscolatura femminile e offrire una maggiore maneggevolezza.
Possono essere più corte e strette per adattarsi alla statura e al peso inferiore delle donne.
Alcune tavole da donna hanno uno shape specifico che facilita le manovre e riduce il rischio di affondamento nella neve fresca.
È importante notare che queste differenze non sono assolute e che la scelta della tavola dipende dalle preferenze individuali, dalle capacità di guida e dalle condizioni di utilizzo.
Come userai la tavola? Scegli in base al tuo stile e al tipo di terreno
Anche se sei un principiante, di certo hai o ambisci ad avere un determinato stile sulla neve.
Se sei uno snowboarder aggressivo, che ama le velocità elevate e le manovre più ardite, potresti preferire una tavola più rigida e reattiva. Questo tipo di tavola fornisce la stabilità e la tenuta del bordo necessarie per affrontare terreni impegnativi e condizioni di neve più dure.
D'altra parte, se punti a fare discese tranquille e rilassate, magari godendoti le curve e le varie piste, potresti optare per una tavola più flessibile. Questo tipo di tavola ti permette di fare manovre più fluide e di adattarti meglio ai cambiamenti del terreno.
Se sei un appassionato di trick snowboard e freestyle, potresti preferire una tavola twin-tip, che ti permetterà di affrontare salti e manovre in modo simmetrico.
La consistenza della neve è un altro fattore chiave. Se ami la neve fresca e le giornate di powder, potresti optare per una tavola più larga e con un profilo rocker per galleggiare meglio sulla neve morbida. Se invece ti trovi spesso ad affrontare condizioni piste battute, magari ghiacciate, potresti preferire una tavola con un buon grip sul ghiaccio e una maggiore stabilità.
Consigli finali per scegliere la migliore tavola da snowboard per principianti
In conclusione, riassumiamo quanto detto in questo articolo.
Ti consigliamo una tavola All Mountain con un profilo di camber piatto o leggermente rocker per renderla più facile da manovrare. Con un flex più morbido, la tavola sarà più “indulgente”, aiutandoti a imparare più velocemente.
Consulta le tabelle del produttore per capire lunghezza e larghezza ideali della tua tavola e pensa a che tipo di snowboardista sei.
Infine, un ultimo consiglio: se vuoi vivere esperienze incredibili con lo snowboard ai piedi, scopri le strutture rinnovate dello Snowpark a Bormio.
È la tua prima volta sulla neve e vuoi imparare a sciare? Idea fantastica. Lo sci è uno sport che fa bene a corpo e mente, e rappresenta l’opportunità per trascorrere una magica vacanza in montagna.
Entra in contatto diretto con la natura, respira aria fresca di montagna e goditi la libertà, il divertimento.
Imparare a sciare: c'è sempre la prima volta.
Se muoverti sulla neve è una situazione completamente nuova per te e forse sciare ti fa un po' paura, il modo migliore per approcciarti allo sci alpino è quello di affidarti ad un maestro di sci che - con poche lezioni - ti porterà dolcemente e progressivamente a farti scivolare (e frenare!) sui pendii innevati.
Il maestro di sci sarà la tua figura di riferimento nel comprensorio sciistico. Ti insegnerà a muoverti sulla neve e la tecnica corretta dello sci alpino con i suoi movimenti essenziali. Ma non solo, il maestro di sci ti insegnerà le regole di comportamento e di sicurezza da adottare in pista, come si affrontano le discese ma anche come si sale su un impianto di risalita. Infine, un maestro di sci sarà la tua guida turistica: ti mostrerà i punti panoramici (e più instagrammabili) del comprensorio, ti racconterà la storia del territorio e ti indicherà i migliori rifugi ed après ski.
Ricorda che le scuole di sci ricevono ogni giorno tantissime richieste e potresti non trovare l’immediata disponibilità di un maestro. Il nostro consiglio è quello di prenotare online la tua prima lezione di sci.
L'età giusta per imparare a sciare? La tua!
Puoi iniziare a sciare a qualsiasi età: a 30, 40, 50 anni e anche oltre. Non è mai troppo tardi per cimentarsi in nuovi sport e divertirsi sulla neve: se sei in buona condizione fisica e sei determinato ad imparare a sciare non hai davvero nulla da temere. È vero che di solito i bambini possono essere più veloci nell'apprendimento grazie alla loro naturale flessibilità e mancanza di paura, ma anche gli adulti possono ottenere ottimi risultati con costanza e determinazione. Lo sci è un'attività che, con la giusta guida e un po' di pratica, può diventare accessibile a tutti, indipendentemente dall'età!
Il percorso di apprendimento, infatti, è relativamente breve e se ti affiderai ad un maestro di sci imparerai i trucchi del mestiere in poche lezioni. A Bormio puoi sciare nei campi scuola dedicati ai principianti. La località mette a disposizione oltre 100 maestri di sci che ti faranno muovere i primi passi sulla neve per poi farti arrivare a solcare anche le piste più tecniche, come la leggendaria pista Stelvio che nel 2026 ospiterà le Olimpiadi Invernali.
Le tecniche per imparare a sciare
Innanzitutto, è importante avere l’attrezzatura idonea ad un primo approccio sulla neve.
Ti suggeriamo di noleggiarla per le tue prime volte. La soluzione migliore è quella di sciare ti fa un po' paura l’attrezzatura. Avrai bisogno di sci, scarponi, bastoncini e ti consigliamo l’uso del casco.
Per il tuo primo approccio allo sci alpino, fai attenzione a scegliere gli sci giusti per te, ad esempio gli sci all mountain di lunghezza ridotta, non necessariamente correlata alla tua statura. Allo stesso modo, scegli uno scarpone di calzata comoda e facile.
Ovviamente dovrai indossare l’abbigliamento adatto per proteggerti dal freddo, dalla neve e dal vento. Vestiti a strati: uno strato interno traspirante con un intimo costituito da maglia e ghette termiche; uno strato intermedio per mantenerti al caldo con un pile o una giacca leggera e, infine, uno strato esterno con giacca e pantalone da sci antivento, idrorepellente e imbottito.
Arriva con largo anticipo alla tua prima lezione di sci per un buon riscaldamento motorio/muscolare e per prendere dimestichezza con gli attrezzi: gli scarponi ti bloccano le caviglie e non preoccuparti se la tua camminata risulterà goffa. Prendi confidenza con l’ambiente e inizia a muoverti sulla neve con gli scarponi da sci ai piedi.
Imparare a sciare: muoversi sulla neve
Una volta che ti senti sicuro, indossa gli sci e - con l’aiuto del maestro - inizia ad eseguire dei primi movimenti come camminare con gli sci, con uno solo, camminare all’indietro con gli sci, aprire e chiudere “a spazzaneve”, fare “la scaletta”, cadi e rialzati, piccoli salti sul posto con gli sci, ecc.
Scivolare sulla neve
È arrivato il momento di acquisire la prima fondamentale abilità, ovvero quella di imparare a scivolare sulla neve con gli sci su lievissima pendenza.
Andranno fatti diversi esercizi che consentono di acquisire la consapevolezza del proprio corpo e gli automatismi del gesto tecnico.
Ad esempio, il maestro ti farà scivolare in attraversamento sulla pista, con rotazioni del busto, in avanti e indietro, con inclinazioni diverse del corpo, ecc.
Frenare
Una volta acquisita la capacità di scivolare sulla neve su una pendenza impercettibile, dovrai imparare a frenare con gli sci. Imparerai a controllare la tua velocità e fermarti autonomamente su un pendio leggermente inclinato.
Anche in questo caso esistono numerosi esercizi. Imparerai a scivolare e poi frenare facendo lo spazzaneve, ovvero divaricando le code degli sci e mantenendo le punte ravvicinate. Gradualmente, imparerai a frenare ad intermittenza, poi con le mani sulle ginocchia, all’indietro, con un piede.
Quelli appena enunciati sono i primissimi movimenti dello sci alpino. Quando avrai imparato a muoverti sulla neve, a scivolare e a frenare, avrai già delle basi solide per passare ai livelli di apprendimento successivi.
Andando in ordine, i prossimi step (per arrivare addirittura alla perfezione) saranno:
- imparare a curvare a spazzaneve
- curvare riducendo l’apertura a spazzaneve
- curvare a sci paralleli
- curvare con appoggio del bastone
- curvare in traiettorie definite (corte, medie, ampie e in ambienti diversi)
- curvare ricercando la conduzione in traiettorie definite
- curvare in conduzione sfruttando la deformazione in traiettorie definite
- perfezionamento agonismo e freeski

I tempi per imparare a sciare correttamente
In quanto tempo si impara a sciare? È difficile indicare una tempistica di carattere generale perché l’apprendimento della tecnica dello sci è molto soggettiva, in cui incidono fattori come la forma fisica e la motivazione.
Il nostro consiglio è quello di prenotare delle lezioni con un maestro di sci e cercare, per quanto possibile, che queste avvengano in tempi abbastanza ravvicinati, magari all’interno della stessa settimana bianca.
Se volessimo provare a ipotizzare i tempi per imparare a sciare correttamente ci sentiamo di dire che occorrono 1-2 giorni di lezioni di sci per comprendere appieno la tecnica e dopo 5-6 giorni di lezioni si è in grado di affrontare le piste blu (di livello facile) da soli, in sicurezza e divertendosi.
Imparare a sciare da soli: consigli
La domanda è lecita: imparare a sciare da soli è possibile? La risposta è: no, categorico.
No, perché lo sci è uno sport che richiede la conoscenza di alcuni fondamentali tecnici oltre che al rispetto di alcune norme di sicurezza, come il comportamento da tenere in pista.
Un’alternativa al maestro di sci può essere la fortuna di avere un amico sciatore molto esperto che abbia la pazienza e conoscenza tali da riuscire a trasmetterti i fondamentali.
Sicuramente, però, l’investimento iniziale di acquistare un pacchetto di lezioni di sci è ampiamente ripagato dal fatto che imparerai realmente e definitivamente a sciare nella maniera adeguata, in sicurezza ed in pochissimo tempo.
Quindi, cosa aspetti? Prenota la tua lezione di sci e buon divertimento!
Le biciclette gravel stanno ridefinendo i confini del ciclismo moderno. Nata dall'esigenza di un mezzo capace di affrontare sia l'asfalto sia i percorsi sterrati, unisce versatilità, comfort e performance in un'unica soluzione.
Questa guida ti aiuterà a capire cosa significa bici gravel, come riconoscerne le caratteristiche principali e perché è diventata un punto di riferimento per ciclisti di ogni livello. Un punto di partenza ideale per chi desidera esplorare nuovi percorsi e vivere l'esperienza del ciclismo in modo più libero e autentico.
Cos’è una "Bicicletta Gravel"
La bicicletta gravel (dall’inglese “ghiaia”) è un mezzo progettato per affrontare una varietà di superfici, dal fondo asfaltato alle strade bianche e ai sentieri sterrati.
Nasce negli Stati Uniti all'inizio degli anni 2000, quando i lunghi tratti di strada ghiaiata del Midwest hanno spinto ciclisti e avventurieri a cercare un mezzo capace di unire l'efficienza della bici da corsa con la robustezza della mountain bike. L'obiettivo era percorrere in sicurezza e con velocità chilometri di sterrato, senza rinunciare al comfort e alla versatilità.
Gravel: una nuova frontiera del ciclismo
Nel panorama ciclistico contemporaneo, la bici gravel rappresenta una vera rivoluzione. Non si tratta solo di una tendenza, ma di una nuova filosofia che privilegia l'esplorazione, la connessione con la natura e la libertà di percorrere itinerari poco battuti.
Sempre più marchi investono nello sviluppo di modelli gravel e le competizioni dedicate si moltiplicano in tutto il mondo.

Differenze tra bici da strada, mountain bike e gravel bike
Rispetto a una bici da strada, ha una geometria del telaio più confortevole, con angoli meno estremi che rendono la posizione di guida più stabile e meno aggressiva, e pneumatici più larghi, pensati per garantire comfort e aderenza su superfici sconnesse.
Quando si valuta se acquistare una bici da corsa o da gravel, è fondamentale considerare l'utilizzo prevalente: competizione su strada o esplorazione su terreni misti.
Invece, rispetto alla mountain bike, mantiene una maggiore efficienza su asfalto e una struttura più leggera.
Caratteristiche principali delle gravel bike
Quando si parla di gravel bike si fa riferimento a un mezzo davvero polivalente. Proprio per questa vocazione trasversale, è utile analizzare le principali caratteristiche tecniche che rendono queste biciclette così versatili.
Design e struttura
Telaio e geometria sono studiati per garantire stabilità e comfort su lunghe distanze.
I materiali più comuni sono alluminio, acciaio, carbonio e titanio, ognuno con vantaggi specifici in termini di peso, flessibilità e resistenza.
Pneumatici e ruote
Le ruote gravel supportano pneumatici più larghi, spesso tra i 35 mm e i 50 mm, con tassellature che migliorano la trazione su sterrato.
Questa configurazione permette di affrontare una varietà di superfici senza compromessi.
Sospensioni e comfort
Alcuni modelli integrano sospensioni anteriori leggere o sistemi di assorbimento delle vibrazioni, migliorando il comfort nei tratti più accidentati senza appesantire la bici.
Trasmissione e cambio
Le trasmissioni delle gravel bike offrono una gamma estesa di rapporti, ideali per affrontare salite ripide e discese tecniche.
Sono disponibili configurazioni sia monocorona sia a doppia corona, in base alle preferenze del ciclista.
Freni
I freni a disco, sia idraulici sia meccanici, sono lo standard per garantire una frenata efficace e modulabile anche in condizioni di pioggia o fango.
Accessori e componenti
Portapacchi, borse da bikepacking, parafanghi e attacchi multipli sul telaio rendono la gravel bike una compagna perfetta per viaggi, escursioni e avventure su lunga distanza.

Perché il gravel sta rivoluzionando il mondo del ciclismo
Le ragioni del successo del gravel sono molteplici. Vediamo di seguito i principali fattori che stanno contribuendo alla sua diffusione.
Versatilità e adattabilità
Una gravel bike può affrontare con agilità il traffico urbano, le strade sterrate di campagna e i sentieri di montagna, offrendo un'unica soluzione per diversi stili di pedalata.
Interesse crescente tra ciclisti esperti e non
Il gravel attira sia chi si avvicina per la prima volta al ciclismo sia professionisti in cerca di nuove sfide.
L'approccio inclusivo e meno competitivo rispetto ad altre discipline ne aumenta l'appeal.
Vantaggi concreti
Comfort, stabilità, robustezza e bassa manutenzione rendono le bici gravel ideali per lunghi percorsi e uscite regolari.
Sono perfette per chi cerca un mezzo affidabile e polivalente.
Comunità ed eventi
Il mondo gravel è ricco di eventi non competitivi, come rally, gran fondo e ride di gruppo, che uniscono spirito d'avventura e condivisione.
Innovazione tecnologica
Brand e produttori stanno investendo in soluzioni sempre più evolute: telai più leggeri, componenti più resistenti, geometrie ottimizzate per offrire esperienze di guida personalizzate.
Sostenibilità e ambiente
Il gravel promuove un uso più ampio e consapevole della bicicletta, riducendo l'impatto ambientale e incentivando forme di turismo attivo e responsabile.
Come scegliere la bicicletta gravel giusta per te
La scelta della gravel bike dipende principalmente dall'utilizzo che se ne intende fare: percorsi misti, lunghi viaggi, tragitti urbani o avventure in montagna.
Inoltre, occorre valutare la frequenza di utilizzo, il peso complessivo e il rapporto qualità-prezzo.
Infine, devi considerare il tuo grado di preparazione. Se sei un principiante è consigliabile iniziare con un modello versatile, magari con telaio in alluminio, trasmissione semplice e pneumatici di media larghezza, così da avere una bici solida, maneggevole e non troppo costosa. Questo ti permette di acquisire confidenza e abitudine alla guida su terreni misti. Mentre se sei un ciclista esperto, puoi orientarti su soluzioni più performanti, come telai in carbonio o titanio, trasmissioni con ampia gamma di rapporti, ruote leggere e componentistica avanzata, pensate per chi vuole affrontare percorsi tecnici, lunghe distanze e gare.
Scopri il mondo del gravel a Bormio
La bicicletta gravel è molto più di un mezzo: è un invito all'avventura.
In sintesi, si tratta di un veicolo versatile che unisce la scorrevolezza della strada con la resistenza allo sterrato.
La scelta del modello ideale dipende dal livello di esperienza e dall'uso che se ne vuole fare.
Se vuoi allenarti in un contesto incantevole, durante l'estate a Bormio puoi scoprire paesaggi spettacolari e testare la tua gravel bike su percorsi unici. Puoi approfittare del servizio di noleggio gravel bike, perfetto se vuoi testare questa disciplina prima di acquistare il mezzo ideale per te.
Partecipa agli eventi locali, entra in contatto con la community e lasciati ispirare da un modo nuovo di vivere il ciclismo. Scopri gli itinerari gravel per tutti i livelli, dai percorsi panoramici per principianti ai tracciati più tecnici per ciclisti esperti.
Capire come fare lo zaino da trekking in modo corretto è il primo passo per affrontare ogni escursione con serenità ed efficienza.
Una buona organizzazione dell'equipaggiamento ti permette di muoverti con agilità, evitare imprevisti e goderti appieno la natura che ti circonda.
In questa guida pratica ti aiutiamo a scegliere cosa portare, come sistemare l'attrezzatura nello zaino e quali accorgimenti adottare per migliorare comfort e sicurezza durante ogni camminata in montagna.
Importanza di un Buon Zaino da Trekking
Scegliere lo zaino da trekking giusto è fondamentale per vivere un'esperienza piacevole e senza inconvenienti.
Uno zaino progettato per l'escursionismo è pensato per:
- Adattarsi al corpo;
- Distribuire bene i carichi;
- Offrire comfort anche dopo molte ore di cammino.
A differenza di uno zaino generico, quello da trekking ha una struttura più tecnica, con tessuti resistenti e impermeabili, cinghie regolabili, cintura lombare imbottita e uno schienale traspirante che migliora la ventilazione.
Le tasche laterali e frontali aiutano a tenere a portata di mano gli oggetti più usati, mentre gli elastici esterni sugli zaini permettono di fissare elementi voluminosi come giacche o materassini.
Tutti questi dettagli fanno la differenza, soprattutto durante escursioni lunghe o su terreni impegnativi, e contribuiscono in modo decisivo alla riuscita della tua camminata nella natura.
Come Scegliere gli Oggetti Essenziali per il Tuo Zaino
Preparare lo zaino è importante tanto quanto scegliere le scarpe da trekking, perché incide sul benessere durante il percorso.
Innanzitutto, non devi riempirlo casualmente, ma fare una selezione ragionata di tutto ciò che potrebbe servirti in base alla durata, alla stagione e al tipo di percorso.

Cosa non deve mancare nello zaino
Ogni uscita richiede alcuni oggetti fondamentali da tenere sempre nello zaino. Ecco una lista base:
- Giacca impermeabile e antivento, necessaria in caso di maltempo e cali termici improvvisi.
- Indumenti termici e magliette traspiranti che ti aiutano a gestire il sudore e a mantenere una temperatura corporea stabile. È molto importante sapere come vestirsi per le escursioni in montagna.
- Bastoncini da trekking che alleggeriscono il carico su ginocchia e schiena, migliorando l’equilibrio.
- Mappa cartacea e bussola o GPS per orientarti anche in assenza di rete o batteria.
- Coltellino multiuso e accendino, strumenti che risolvono imprevisti pratici, come tagliare corde o accendere un fuoco.
- Crema solare e occhiali da sole, fondamentali per proteggere dai raggi UV la pelle e gli occhi.
- Telo termico e fischietto, servono per segnalare la propria posizione o affrontare un’emergenza improvvisa.
Cibo e acqua
Una corretta alimentazione per il trekking fa la differenza, perché incide sull'energia fisica e sulla lucidità mentale.
Per l'idratazione, prevedi almeno un litro e mezzo d'acqua, meglio se in due borracce separate.
Per il cibo, punta su alimenti leggeri ma energetici: barrette, frutta secca, panini semplici. Evita cibi troppo salati o deperibili.
Il kit di primo soccorso
Un kit ben fatto può essere determinante in caso di piccoli incidenti. Dovrebbe contenere:
- Cerotti di varie dimensioni;
- Disinfettante e salviette igienizzanti;
- Bende elastiche e garze sterili;
- Forbicine e pinzette;
- Farmaci di base come antidolorifici e antistaminici;
- Coperta isotermica.
Ricorda anche di portare eventuali farmaci personali. Il tutto in una custodia impermeabile, facilmente accessibile nello zaino.
Tecniche per Distribuire il Peso e Organizzare il Tuo Equipaggiamento
Oltre a cosa mettere nello zaino per un'escursione di un giorno, è importante sapere anche come disporre il contenuto, per rendere la camminata più confortevole possibile. Ecco alcuni consigli.
Distribuire il peso in modo bilanciato
Il peso deve essere centrato e vicino alla schiena. Gli oggetti più pesanti vanno collocati al centro dello zaino, in posizione verticale.
Il sacco a pelo, se portato, va sul fondo. In alto solo oggetti leggeri.
Per evitare sbilanciamenti laterali, se porti una borraccia da un lato, bilancia posizionando dall'altro lato un oggetto di peso simile.

Organizzare gli oggetti secondo la frequenza d'uso
Ciò che usi più spesso (occhiali, snack, mappa, crema solare) va nelle tasche esterne o nella parte alta dello zaino.
Gli oggetti meno urgenti possono stare sul fondo o nel comparto principale.
Le cinghie laterali servono per attrezzatura lunga o voluminosa, come i bastoncini.
Gli errori da evitare
Un errore comune è riempire lo zaino senza criterio, causando disordine e squilibrio.
Evita di sovraccaricarlo: avere con sé più oggetti non significa aumentare la sicurezza, ma solo più fatica.
Non sottovalutare la prova a casa. Prima di partire, indossa lo zaino e fai qualche passo per verificare l'equilibrio del carico.
Conclusione e Ultimi Consigli
Ora che sai come fare lo zaino da trekking, sei pronto a partire con maggiore consapevolezza. Ogni dettaglio, dalla scelta dello zaino alla disposizione del contenuto, incide in modo concreto sulla qualità dell’escursione.
Una preparazione accurata non solo rende il cammino più confortevole, ma ti consente di affrontare ogni uscita con maggiore sicurezza e libertà.
Se stai organizzando un trekking estivo a Bormio, metti in pratica questi consigli e goditi la montagna in totale libertà e sicurezza.
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La pioggia in montagna può sembrare un ostacolo, ma per chi ama la bicicletta è solo un diverso punto di vista da cui vivere la natura.
I sentieri alpini e le strade panoramiche della Valtellina, anche bagnate, regalano emozioni autentiche e una quiete rara da trovare nelle giornate più affollate e assolate.
Pedalare sotto l'acqua richiede più attenzione, ma con la giusta attrezzatura e un po' di preparazione diventa un'esperienza sorprendentemente gratificante.
Se sei un ciclista e stai programmando una vacanza a Bormio in estate, qui trovi tutto ciò che ti serve per affrontare ogni uscita in bici con sicurezza, comfort e spirito d'avventura.
Prepararsi per la pioggia prima di un'escursione in bici
Affrontare un'uscita in bici con la pioggia significa giocare d'anticipo. Un equipaggiamento adeguato è il primo passo per pedalare con serenità anche quando il cielo minaccia temporali.
Il comfort e la sicurezza dipendono in gran parte da come ti vesti e da quanto sei visibile agli altri.
Rimanere asciutti non è solo una questione di comodità, ma anche di prestazione e salute. Gli indumenti fondamentali sono:
- Impermeabile leggero dotato di prese d'aria, per evitare il surriscaldamento e garantire la traspirabilità.
- Guanti waterproof, per proteggere le mani dal freddo e dall’umidità.
- Copriscarpe, utili a mantenere i piedi asciutti e caldi durante tutta la pedalata.
È sempre consigliabile scegliere tessuti tecnici traspiranti per gli indumenti a contatto con la pelle, che aiutano a mantenere il corpo asciutto anche dall'interno, evitando l'accumulo di sudore.
Anche la visibilità ha un ruolo essenziale. La pioggia riduce la percezione visiva sulla strada e ti rende meno visibile a veicoli e altri ciclisti.
Indossare giacche e caschi con elementi riflettenti è un accorgimento essenziale per la sicurezza. Inoltre è meglio scegliere colori accesi che spiccano in condizioni di luce scarsa.
A tutto ciò si aggiungono le luci anteriori e posteriori sempre accese anche di giorno.
Adattare la guida: tecniche per una guida sicura su strade bagnate
Affrontare la pioggia in sella alla propria bici richiede piccoli cambiamenti nelle abitudini di guida. Con alcune accortezze è possibile pedalare in tutta sicurezza anche su percorsi bagnati.
Velocità e distanza
L'aderenza sul bagnato si riduce considerevolmente, quindi devi procedere più lentamente e aumentare la distanza di sicurezza rispetto ad altri ciclisti o veicoli.
Evita frenate brusche, prediligi una frenata dolce e progressiva usando entrambi i freni. In curva riduci ulteriormente la velocità e mantieni una traiettoria pulita e prevedibile.
Attenzione agli ostacoli
Pozzanghere profonde, tombini e foglie bagnate possono nascondere pericoli. Osserva attentamente il terreno e cerca di evitarli o superarli con prudenza.
Una guida attenta riduce il rischio di cadute o forature.
Scegliere i percorsi più adatti
Anche con il maltempo non devi rinunciare a pedalare, puoi andare in bici con la pioggia a patto di scegliere con cura l'itinerario.
Puoi usare mappe digitali e app specifiche per ciclisti per monitorare il percorso e valutare le condizioni in tempo reale.
Ricorda che le strade asfaltate sono più sicure rispetto a quelle sterrate quando il fondo è scivoloso.

Protezione della bicicletta: cura e manutenzione anti-pioggia
La pioggia mette alla prova non solo il ciclista, ma anche la bicicletta. Per mantenerla efficiente e funzionale nel tempo, è importante adottare buone pratiche di manutenzione, sia subito dopo l'uscita sia nel lungo periodo.
Prestare attenzione ai seguenti aspetti aiuta a evitare usura precoce, danni meccanici e fastidiosi malfunzionamenti durante le escursioni.
Pulizia post-uscita sotto la pioggia
Dopo ogni uscita pulisci la bici accuratamente. Rimuovi fango e detriti con acqua tiepida e un panno morbido.
Asciuga tutte le parti, soprattutto catena, cambio e freni. Applica lubrificante specifico per condizioni umide per proteggere la trasmissione.
Manutenzione regolare
Effettua controlli periodici su freni e copertoni per assicurarti che siano sempre in buone condizioni e pronti ad affrontare ogni uscita.
Verifica lo stato della trasmissione, puliscila regolarmente e applica lubrificante idoneo. Osserva con attenzione le viti, le guarniture e le parti mobili per individuare eventuali segni di usura o corrosione.
Una manutenzione attenta e costante mantiene le prestazioni elevate e previene guasti improvvisi.
Accessori per la protezione della bici
Parafanghi ben montati sono fondamentali perché riducono gli schizzi e l’imbrattamento della bicicletta, contribuendo a mantenerla più pulita e protetta durante le uscite sotto la pioggia.
Il coprisella protegge la superficie della sella dalla pioggia, evitando che si inzuppi e danneggi l'imbottitura o le cuciture.
Il coprimanubrio preserva le impugnature, le leve dei freni e i comandi del cambio, che in caso di esposizione prolungata all’umidità possono deteriorarsi o diventare meno reattivi.
Le cover trasparenti per GPS e smartphone da manubrio permettono di consultare le mappe anche sotto la pioggia senza compromettere l'integrità dei dispositivi.
Altri accessori utili sono le protezioni per la catena e il deragliatore posteriore, che impediscono l'accumulo di fango nelle zone più complesse da pulire.
Anche piccoli teli impermeabili o sacche copribici sono indicati per la protezione durante le soste o i trasporti.
Conclusione
Andare in bici con la pioggia è possibile e anche gratificante a patto di essere preparati. Dall'abbigliamento tecnico alla manutenzione della bici, ogni dettaglio conta.
Con le giuste precauzioni pedalare sotto uno scroscio può diventare un'esperienza unica di connessione con la natura.
Anche quando il cielo è incerto, è possibile trovare itinerari in bici da strada a Bormio capaci di unire sicurezza e bellezza. Strade ben asfaltate, salite leggendarie e paesaggi alpini mozzafiato rendono ogni uscita un'esperienza appagante, anche con qualche goccia di pioggia.
Infine, puoi sfruttare la praticità del noleggio bici da corsa, una scelta comoda e funzionale per utilizzare un mezzo performante e sicuro in ogni condizione meteorologica.
A Bormio, in Alta Valtellina, ci si può permettere di sciare tutto l'anno, un lusso che pochi resort di montagna al mondo possono vantare.
Quando gli impianti di Bormio Ski chiudono - tipicamente verso metà aprile - si torna prestissimo sugli sci, in una location molto vicina. A pochi chilometri di distanza, infatti, sempre all'interno del comune di Bormio, si trova un ghiacciaio, quello del Passo dello Stelvio che rappresenta la più vasta area delle Alpi per praticare lo sci estivo e gestita dalla società SIFAS.
Generalmente è possibile usufruire del ghiacciaio dai primi di giugno fino a fine ottobre-inizio novembre.
È proprio il caso di dire, dunque, che a Bormio la neve non manca mai! A dicembre, quando il ghiacciaio e la strada al Passo dello Stelvio sono chiuse per il rischio di valanghe, si torna in pista alla Bormio Ski: il comprensorio del vertical fun, la migliore sciata delle Alpi, summit-to-base.
Il Passo dello Stelvio: l'area più estesa delle Alpi per praticare lo sci estivo
Lo sci estivo allo Stelvio è una grande tradizione che risale ai primi anni trenta quando il CAI di Bergamo costruì il Rifugio Livrio e si tennero i primi corsi di sci alpino e arrampicata su ghiaccio.
Il Passo dello Stelvio è l'ambiente ideale per imparare a sciare o migliorare la propria tecnica. Oggi la ski area offre oltre 20 km di piste tra il Passo dello Stelvio (2.758 m) e il Monte Cristallo (3.450 m), 6 impianti di risalita (di cui 2 momentaneamente non agibili perchè in fase di montaggio) e 2 piste da fondo.
Ogni anno le migliori squadre nazionali di sci alpino e fondo provenienti da tutta Europa e non solo scelgono questa meravigliosa area incontaminata, circondata dalle imponenti vette del gruppo Ortler-Cevedale, per preparare la stagione invernale.
L'alta quota e le piste ben innevate e preparate sono uno straordinario campo di allenamento.


Tariffe sci estivo Passo dello Stelvio
L'area sciistica dello Stelvio è la più grande area sciabile estiva delle Alpi, quest'anno resterà aperta dal 30 giugno al 2 novembre 2025.
Per maggiori informazioni sullo sci estivo contatta direttamente:
S.I.F.A.S s.p.a. (Società Impianti Funiviari allo Stelvio)
- Passo Stelvio tel. 0342 903223
- Bormio tel. 0342 903780
- www.passostelvio.eu - info@passostelvio.eu
ph. Alberto Salvaterra
AGGIORNAMENTO ESTATE 2025
In attesa di ospitare i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, gli impianti di risalita e il Bike Park resteranno CHIUSI tutta l'estate per lavori sulla ski area. Ci scusiamo per il disagio e vi invitiamo a seguirci per aggiornamenti!
