Consigli per orientarsi in montagna

Orientarsi in montagna può sembrare un'abilità riservata a specialisti altamente formati, ma in realtà, con gli strumenti giusti e le tecniche appropriate, anche gli escursionisti meno esperti possono imparare a muoversi con sicurezza tra i panorami alpini. 

In questo articolo scopriremo come utilizzare mappe, bussole e altimetro, strumenti essenziali per mantenere la giusta direzione, ma anche come sfruttare elementi naturali per camminare verso la tua meta senza problemi. 

Gli strumenti essenziali per orientarsi ad alta quota

Prima di avventurarsi in alta quota, è cruciale prepararsi adeguatamente e avere, oltre all'abbigliamento adatto e le scorte necessarie, strumenti per orientarsi in montagna.

Vediamo le tre cose che deve sempre avere un escursionista per garantirsi una camminata sicura in vetta.

Mappa topografica

Per interpretare e utilizzare efficacemente una mappa topografica in montagna, segui questi passaggi essenziali:

  1. Comprensione della mappa.
    • Leggi la legenda. Familiarizza con i simboli e i colori della mappa per comprendere le indicazioni relative a sentieri, corsi d'acqua, vegetazione, e altre caratteristiche del terreno.
    • Identifica le curve di livello. Impara a leggere le curve di livello, che connettono punti di uguale altitudine, per visualizzare la forma tridimensionale del terreno, come rilievi e depressioni.
  1. Orientare la mappa

Il modo migliore di farlo è usando la bussola, ma se non ce l’hai orienta la mappa allineando i punti di riferimento noti sulla carta (come cime, edifici, o incroci di sentieri) con quelli nel paesaggio reale.

  1. Pianificare e seguire il percorso.
    • Traccia il percorso. Scegli un percorso basato sulla tua analisi delle curve di livello e altri simboli topografici, evitando aree potenzialmente pericolose come pendenze eccessive.
    • Controllo costante. Mentre cammini, controlla regolarmente la tua posizione sulla mappa rispetto ai punti di riferimento fisici per assicurarti di mantenere il percorso corretto.

Bussola

Sapere come orientarsi in montagna con la bussola è davvero importante, perché questo strumento permette di: individuare il nord magnetico e di conseguenza tutti i punti cardinali, orientare la mappa topografica per allineare i dettagli geografici con il terreno reale, aggirare con efficacia gli eventuali ostacoli naturali. 

I passaggi fondamentali per utilizzarla sono i seguenti:

  1. Orientare la mappa.
    • Apri la mappa e posiziona la bussola sopra di essa.
    • Gira la mappa e la bussola insieme fino a quando la freccia della bussola non punta verso il nord sulla mappa. Assicurati che non ci siano interferenze magnetiche che possono alterare il funzionamento della bussola.
  1. Prendere una direzione.
    • Puntando la bussola verso un oggetto o un punto di riferimento specifico, ruota il disco rotante finché la freccia del nord non si allinea con la freccia magnetica della bussola.
    • Leggi l'angolo sul bordo della bussola, conosciuto come azimuth, che indica la direzione del punto di riferimento rispetto alla tua posizione attuale.
  1. Seguire una direzione.
    • Per seguire una direzione, imposta l'azimuth desiderato ruotando il disco della bussola. Assicurati che la freccia del nord sia allineata con la freccia magnetica.
    • Solleva la bussola al livello degli occhi e scegli un oggetto fisico (come un albero o una roccia) che si trova lungo la linea di mira della bussola.
    • Cammina verso quell'oggetto, mantenendo la freccia magnetica allineata con la marcatura del nord. Una volta raggiunto l'oggetto, ripeti il processo fino a raggiungere la tua destinazione.

Altimetro

Per orientarsi in quota e avere sempre coscienza di quanto si stia salendo o scendendo, occorre saper usare l’altimetro.

Le azioni da fare quando si deve impostare e consultare un altimetro barometrico sono:

  1. Calibrazione dello strumento.

Scegli un punto di riferimento geografico noto, come un rifugio o un incrocio di sentieri, e imposta l'altimetro sulla altitudine nota di quel punto. Questo passaggio assicura che l'altimetro sia sincronizzato con l'altitudine reale, migliorando l'affidabilità delle letture successive.

  1. Lettura delle curve di livello

Mentre percorri il tuo itinerario, confronta l'altitudine mostrata dall'altimetro con le curve di livello sulla mappa topografica. Questo ti aiuta a determinare la tua posizione verticale e a confermare che stai seguendo il percorso previsto, specialmente in zone con variazioni di altitudine significative.

  1. Considerazione delle condizioni meteorologiche

Ricorda che le variazioni meteorologiche possono influenzare le letture dell'altimetro a causa dei cambiamenti nella pressione atmosferica. In caso di variazioni del tempo, è opportuno ricalibrare l'altimetro su un altro punto di altitudine nota per garantire la precisione continua.

Quattro escursionisti seduti in cima a una montagna, si affacciano su un paesaggio panoramico per orientarsi.

Tecniche di orientamento in montagna senza usare la bussola

Se ti trovi in montagna ma hai dimenticato la bussola, puoi comunque orientarti sfruttando elementi naturali.

Durante il giorno, il sole è un prezioso alleato: sorge a est e tramonta a ovest, fornendo una buona indicazione delle direzioni cardinali. Posizionando un bastone in verticale e osservando il movimento della sua ombra, si può stabilire la linea est-ovest

La direzione dei venti, che spesso seguono modelli prevedibili in una data area, può essere usata per capire la posizione dei punti cardinali. Un esempio è il "Föhn", vento particolarmente noto nelle Alpi, che soffia da nord verso sud.

Inoltre, se hai la mappa, come ti abbiamo già suggerito, puoi individuare intorno a te punti di riferimento naturali, ad esempio un fiume o una cima, e orientare la tua camminata in funzione di essi.

Di notte, invece, puoi fare affidamento sugli astri. Nel cielo dell'emisfero settentrionale, la stella polare fornisce un riferimento costante verso il nord, facilmente identificabile grazie alla sua posizione nella costellazione dell'Orsa Minore. Nell'emisfero meridionale, la Croce del Sud indica il sud quando si estende il suo asse principale. 

Chiaramente, questo tipo di orientamento richiede una conoscenza profonda dell'ambiente circostante e una certa esperienza.

Leggendo questo articolo ti è venuta voglia di fare un’escursione per goderti in sicurezza le meraviglie della natura? Le montagne della Valtellina offrono panorami mozzafiato e percorsi affascinanti.

Scopri quali passeggiate in alta quota puoi fare durante l’estate a Bormio.

L'incanto del paesaggio invernale, con le sue montagne silenziose avvolte in un candido manto, rende le escursioni sulla neve una delle esperienze più magiche per gli amanti della natura

Per permetterti di organizzare trekking invernali che ti regalino grandi emozioni ma che siano sicuri, abbiamo raccolto in questo articolo una serie di consigli per ridurre i rischi legati alle uscite in montagna e anche alcune idee di luoghi che potrebbero affascinarti.

Come prepararsi per un trekking sulla neve: le regole base per un'escursione in sicurezza

Il trekking sulla neve è un'attività avventurosa che può offrire paesaggi mozzafiato e un profondo senso di connessione con la natura. Tuttavia, per godere appieno dell'esperienza ed evitare i pericoli, è essenziale seguire cinque regole base:

Conoscenza delle principali minacce alla sicurezza

Prima di tutto, è fondamentale avere una chiara comprensione dei pericoli specifici associati al trekking sulla neve:

È importante avere coscienza di questi rischi, per questo è importante frequentare corsi di formazione o chiedere informazioni a guide esperte. 

Preparazione fisica

Il trekking sulla neve richiede più energia e resistenza rispetto a escursioni su sentieri non innevati. 

È quindi consigliabile intraprendere un programma di allenamento specifico che includa cardio e esercizi di forza, concentrandosi in particolare sui muscoli delle gambe e sulla resistenza generale. 

Essere fisicamente preparati può aiutare a prevenire infortuni e stanchezza durante l'escursione.

Verifica del meteo

Controllare le previsioni meteorologiche è cruciale prima di qualsiasi escursione sulla neve. 

Il tempo può cambiare rapidamente in montagna, quindi è importante essere preparati per tutte le eventualità. 

Si consiglia di monitorare con attenzione il meteo, nei giorni precedenti l'escursione ma anche poco prima di partire, e di avere un piano di emergenza in caso di improvvise condizioni avverse.

Preparazione dell'itinerario

È essenziale pianificare il percorso con cura, tenendo conto delle proprie capacità e delle condizioni attuali della neve. 

Inoltre, definire chiaramente l'itinerario aiuta a restare sul percorso senza perdersi e a evitare zone potenzialmente pericolose. 

È anche importante comunicare a qualcuno le tappe e gli orari che si prevede di seguire.

Attrezzatura adeguata

Per un’escursione sulla neve è necessario vestirsi in modo corretto e avere con sé strumenti di sicurezza.

Consigliamo di partire avendo: abbigliamento termico adeguato, bastoncini da trekking, coperta isotermica, mappa o sistema digitale di navigazione, transponder gps, sonda e pala da neve.

Prepararsi attentamente per un trekking sulla neve aumenta il piacere dell'escursione e garantisce anche che l'avventura rimanga un ricordo positivo.

Escursioni sulla neve a Santa caterina
Photo credits: Outdoor Studio

Itinerari e paesaggi mozzafiato per indimenticabili passeggiate sulla neve

In Valtellina è possibile effettuare un’escursione sulla neve davvero suggestiva scegliendo uno degli itinerari del Parco Nazionale dello Stelvio.

Ad esempio, in Valdidentro c’è un percorso facile ad anello, adatto per tutta la famiglia, che parte da Arnoga e si addentra in una valle unica per la sua bellezza in ogni stagione, la Val Viola. 


Anche in Valfurva, partendo dalla Piazza Magliavacca di Santa Caterina si può percorrere un circuito semplice conosciuto come Sentiero delle Cappellette

Nel comprensorio di Bormio, inoltre, è possibile effettuare escursioni con guide alpine che permettono di raggiungere luoghi davvero suggestivi, come la vetta del monte Vallecetta. Questo trekking si svolge in una location incredibile, la cresta della montagna.
La partenza dell’escursione si trova sulla Cima Bianca a 3017 m di quota ed è raggiungibile facilmente con la funivia per Bormio 3000. Da lì si procede guidati fino alla meta camminando lungo il profilo del Vallecetta, vivendo un’esperienza mozzafiato.

Un altro luogo dal quale è possibile godere di un panorama esclusivo è la Pedemontana della Reit, un tragitto facile sulle pendici del monte Reit, la montagna che sovrasta Bormio. 

Nel comune di Sondalo, il sentiero da Fumero a Fontanaccia segue il corso del torrente Rezzalasco e porta tra boschi di abeti rossi fino alla piana di San Bernardo. Qui, si può visitare una pittoresca chiesetta e scoprire una delle valli più suggestive del Parco Nazionale dello Stelvio, La Val di Rezzalo.

Questi sono solo alcuni dei tantissimi trekking sulla neve che puoi fare in Lombardia e, in particolare, in Valtellina. 

Se vuoi ulteriori consigli per organizzare la tua escursione o vuoi conoscere altri itinerari, puoi contattare BormioSki.

Esplorare la Valtellina alla scoperta delle sue storie misteriose

La Valtellina è ricca di leggende, alcune molto curiose, che arricchiscono la cultura locale e attirano molti turisti. Durante un weekend o una vacanza a Bormio e dintorni è possibile fare escursioni per scoprire i luoghi in cui sono nate le tante tradizioni popolari.

Vediamo tre miti davvero particolari, in cui si mescolano storie vere e fantasie che riecheggiano ancora oggi tra le montagne e le valli.

Draghi in Valtellina e Valchiavenna

Un tempo i draghi fecero tappa in Valtellina e Valchiavenna lasciando un'impronta indelebile nella storia locale. Secondo la leggenda, alcuni massi erratici, come il Sas da l'öof che si erge maestoso lungo il sentiero tra Nogaredo e Piazza Caprara nel comune di Samolaco in Valchiavenna, sono in realtà le loro uova pietrificate

Il drago è protagonista anche di un’altra leggenda. Tra le meraviglie della Valtellina, sulla rupe di Roccascissa a Berbenno di Valtellina, si erigeva un importante castello che, nel corso del tempo, passò in eredità a Goffredo De' Capitanei, il quale giurò allo zio che questa fortezza non sarebbe mai stata utilizzata come strumento di oppressione, ma la sua ambizione lo portò a compiere un gesto che avrebbe avuto conseguenze nefaste:

Decise di porre un drago di ferro sulla cima della torre del castello, un chiaro simbolo del suo potere e della sua grandezza.

Tuttavia, la punizione per la sua presunzione non si fece attendere e si rivelò crudele. Il drago, magicamente animato nel frattempo, iniziò a sputare fuoco su chiunque si avvicinasse al castello, compresi gli innocenti. La moglie di Goffredo, purtroppo, finì per essere vittima di un tragico errore, incenerita dalle fiamme del drago.

Le Streghe e i Falò di Ferragosto 

Non tutti sanno perché ogni anno a Ferragosto si accendono falò in Valtellina. La leggenda ci riporta a quando le streghe popolavano questa regione alpina e nelle notti estive si davano appuntamento in un luogo conosciuto come "Acqua di Cofana" o "Cufana", sotto la maestosa cima del monte Pitalone, per fare un sabba intorno ad un grande fuoco.

La situazione cambiò quando un contadino accese molti falò per disorientare le streghe

Nonostante il motivo originale si sia perso nel tempo, la tradizione dei falò estivi è rimasta, circoscritta alla serata del 15 agosto, per simboleggiare la continua difesa contro le insidie delle streghe e la celebrazione della luce che scaccia le tenebre.

La Leggenda dei Konfinà

Una delle leggende più caratteristiche del Bormiese narra la storia dei Konfinà, ovvero i “confinati”. 

Questi sono gli spiriti dei defunti che hanno condotto una vita peccaminosa e che, per la volontà divina, sono condannati a una pena speciale. La loro condanna è quella di rimanere confinati nei luoghi più selvaggi e isolati delle montagne, in cui non fanno altro che battere le rocce con enormi mazze, un'attività senza fine che simboleggia la loro redenzione eterna.

Il loro allontanamento dalle persone serve a tenere lontano il loro spirito maligno. Tuttavia, è importante sottolineare che sono spiriti ancora in pena e che conservano la loro fede cristiana. 

Bormio: una terra affascinante, tutta da scoprire

Le storie raccontate in questo articolo sono solo alcune tra le tantissime che rendono il territorio attorno a Bormio davvero affascinante.

Una vacanza nel bormiese stupisce sia in estate sia in inverno, perché ti permette di scoprire luoghi ed edifici storici, tradizioni e feste locali le cui origini risalgono alla notte dei tempi, la natura che ha ispirato e continua a ispirare leggende.

Le attività che possono riempire le tue giornate sono davvero tantissime e cambiano a seconda della stagione, ad esempio trekking e mountain bike nei mesi più caldi, sport sulla neve in quelli freddi.

Il 31 agosto-1 settembre 2024 riflettori puntati sui ripidi tracciati del Monte Vallecetta.
Bormio ospiterà la quinta della Coppa Italia di downhill che coinciderà con l’ultima prova anche del Trofeo Regione Lombardia – By Husqvarna.

Un evento di alto livello, imperdibile per i fan di questo sport. Con i migliori rider italiani in gara, le discese emozionanti e la splendida cornice delle Alpi, sarà l'occasione per assistere ad un evento spettacolare e adrenalinico.

Il calendario della Coppa Italia di Downhill 2024

Il prestigioso circuito Nazionale della FCI avrà luogo in 6 tappe che si preannunciano ricche di colpi di scena.

locandina coppa italia downhill bormio

Il tracciato della tappa di Bormio

Bormio Ski è una location perfetta per questo tipo di gara, con piste tecniche e impegnative che metteranno alla prova le abilità dei partecipanti.

La tappa valtellinese ricalcherà la traiettoria disegnata da due delle piste più note del Bike Park di Bormio.

Il tracciato che ospiterà la tappa finale di Coppa Italia DH interessa le rinnovate piste Autobahn e Zombie. La prima è un vero e proprio flow trail dalla traccia larga e velocissima con tanto “air time”: panettoni, doppi, shark.
La seconda ha mantenuto alcune sezioni “natural” all’interno del bosco con radici e ostacoli naturali. Non mancano paraboliche e passerelle in legno.
Divertimento e adrenalina a mille fino all’ultimo istante di gara con gli atleti che si cimenteranno in uno spettacolare salto finale prima del traguardo.

Se sei un appassionato di downhill, vieni a tifare la Coppa Italia di Downhill a Bormio e vivi due giorni spettacolari.Oltre alla gara non mancherà il divertimento, con musica, buon cibo e spettacoli a tema.

Appassionato di Downhill? Vieni a provare da noi

Il Downhill è uno sport off-road che sta guadagnando sempre più popolarità.

Questa disciplina offre la possibilità di divertirsi e fare sport d'estate, specialmente al pubblico dei giovani, che possono godere di attività all'aria aperta in modo salutare e trascorrere le vacanze in montagna provando emozioni forti.

Vorresti avvicinarti a questo sport ma non sai da dove iniziare?
Vieni a provare una lezione di downhill sulle piste del Bike Park di Bormio con i nostri istruttori esperti!
Grazie alla loro guida, potrai vivere un'esperienza unica e divertente in mountain bike.

Inoltre non serve portare niente, nel noleggio da Bormio Rental potrai affittare bici casco e protezioni ogni volta che lo desideri.


Non perdere l'opportunità di sfidare te stesso e di scoprire nuove emozioni in uno dei più bei bike park della Lombardia.

Ti aspettiamo!

I piatti tipici della Valtellina sono il frutto di un affascinante connubio tra la ricchezza del territorio e l'antica sapienza culinaria locale. Questa zona, incastonata tra le vette imponenti delle Alpi, offre una gastronomia che si distingue per la sua autenticità e varietà, testimoniando la stretta relazione tra il paesaggio montano e le tradizioni culinarie radicate. 

Continua a leggere questo articolo per scoprire i prodotti enogastronomici valtellinesi che devi assolutamente assaggiare durante la tua prossima visita a Bormio

Cosa mangiare in Valtellina? Scopri i nostri piatti preferiti

Le specialità della Valtellina sono molte e tutte profondamente connesse con il territorio. Primi piatti, formaggi, salumi, dolci, ma anche vini e liquori, fanno della cucina tipica valtellinese un patrimonio gastronomico unico e prezioso.

Vediamo i piatti e i prodotti che devi assolutamente assaggiare durante una tua vacanza a Bormio e dintorni.

I pizzoccheri

I pizzoccheri rappresentano un emblema della tradizione culinaria valtellinese, un piatto robusto e confortante che incarna l'anima della cucina di montagna. 

In pratica, i pizzoccheri sono tagliatelle molto corte, spesse e scure, realizzate con farina di grano saraceno, che vengono servite in un ricco condimento di patate a pezzi, verze o coste, il tutto avvolto in una generosa quantità di formaggio Casera DOP, che si fonde al contatto con la pasta e le verdure calde. 

Una finitura con burro dorato aromatizzato con aglio e salvia completa il piatto, offrendo un sapore profondo e complesso che riscalda il cuore nei mesi invernali. 

Riconosciuti per la loro autenticità con il marchio IGP nel 2016, i pizzoccheri sono una testimonianza vivente della storia e della cultura valtellinese.

Formaggi e salumi

La Valtellina brilla per la sua eccellenza nella produzione di formaggi e salumi, grazie alle sue verdi vallate e al clima ideale. 

Tra i formaggi, il Bitto DOP spicca per il suo sapore dolce e aromatico, un formaggio a pasta cotta e semidura che può contenere una piccola percentuale di latte caprino (10%), prodotto esclusivamente in alpeggio durante i mesi estivi. 

Il Casera DOP, un formaggio semigrasso a media stagionatura, è essenziale nella preparazione dei pizzoccheri e della polenta taragna, contribuendo con la sua texture filante e il suo gusto equilibrato a rendere queste pietanze deliziose. 

Per quanto riguarda i salumi, la Bresaola IGP è il fiore all'occhiello della Valtellina: un salume magro e saporito, ottenuto da carne di bovino accuratamente selezionata, salata e stagionata. 

Bisogna citare, però, un prodotto di nicchia: la Slinzega, un salume valtellinese simile alla bresaola ma con un gusto più deciso, che viene speziato con varie erbe e odori, come alloro, aglio e cannella.

Una persona che affetta un formaggio tipico della cucina valtellinese su un tagliere di legno.

La polenta taragna

La polenta taragna è un piatto simbolo della cucina di montagna valtellinese, una variante ricca e saporita della tradizionale polenta. 

Il nome "taragna" deriva dal "tarel", lo strumento utilizzato per mescolarla energicamente durante la cottura.

Preparata con una miscela di farina di grano saraceno e farina di mais, questa polenta si distingue per il suo colore scuro e il gusto intenso. Durante la cottura, viene arricchita con abbondante burro e formaggio Casera, che si fondono insieme creando una texture cremosa e un sapore irresistibilmente ricco. 

Servita come piatto unico o accanto a carni e salumi, la polenta taragna rappresenta l'essenza della convivialità e del calore familiare.

I dolci

La tradizione dolciaria valtellinese offre delizie uniche che riflettono l'abbondanza e la diversità delle produzioni locali. 

La Bisciola, spesso descritta come la risposta valtellinese al panettone, è un dolce ricco e compatto, pieno di frutta secca come noci, uvetta e fichi secchi, impreziosito dal miele locale. 

Un altro tesoro è la Cupeta, un croccante dolce a base di miele e noci tra due strati di ostia, che un tempo era legato ai festeggiamenti di alcuni santi, mentre oggi la si può mangiare praticamente sempre. 

Non mancano poi le creazioni più semplici ma altrettanto amate, come i Curnat, dolci rustici realizzati con ingredienti basilari come farina, zucchero, burro e uova, spesso serviti con marmellata di frutti di bosco. 

Questi dolci non solo deliziano il palato ma raccontano storie di tempi e tradizioni passate, mantenendo vive le radici culinarie della regione.

Bonus: vino e liquori

La Valtellina è rinomata non solo per la sua cucina ma anche per i suoi vini e liquori, prodotti con passione e dedizione. 

Lo Sforzato di Valtellina DOCG è un vino rosso robusto e strutturato, ottenuto da uve Nebbiolo lasciate appassire per almeno due mesi, che esprime intensità aromatica e complessità di sapori.

Un altro vino di questa zona, come appare evidente dal suo nome, è il Valtellina Superiore DOCG, un rosso elegante e strutturato, con note di frutta rossa, violetta e spezie, ottenuto anch’esso da uve Nebbiolo.

Oltre al vino, è possibile anche degustare un’ampia gamma di grappe distillate da vinacce selezionate, che catturano l'essenza del territorio in ogni sorso, oppure concludere un pasto con un bicchierino di Genepy, un liquore aromatico prodotto con Artemisia Glacialis, noto per il suo gusto intenso e le sue proprietà digestive.

Formaggi e altri piatti tipici valtellinesi su una tavola rustica in legno a lume di candela.

Scopri la cucina tipica valtellinese durante il tuo soggiorno a Bormio

Bormio, oltre ad essere un incantevole borgo immerso nel cuore delle Alpi, è anche una destinazione dove si può scoprire la ricchezza della cucina valtellinese. Questa località si rivela perfetta per una visita in qualsiasi stagione, perché offre sempre esperienze indimenticabili. 

D'inverno, gli impianti sciistici attraggono appassionati da ogni dove, garantendo emozioni uniche su piste di livello mondiale. Ma l'esperienza non finisce qui: dopo una giornata sulle piste, cosa c'è di meglio che rifugiarsi in uno dei molti ristoranti tipici per riscaldarsi con piatti autentici come i pizzoccheri o la polenta taragna?

D'estate, invece, Bormio si trasforma in un paradiso per gli amanti delle passeggiate in alta quota, offrendo scenari mozzafiato e percorsi immersi nella natura. Questi momenti all'aria aperta si concludono idealmente con cene a base dei migliori prodotti locali, dove formaggi, salumi e vini della Valtellina sono i veri protagonisti della tavola.

Visitare Bormio significa immergersi in un'atmosfera dove tradizione e bellezza naturale si fondono perfettamente, regalando giornate e serate indimenticabili. In ogni stagione troverai l'ospitalità valtellinese e la sua eccellente cucina a rendere il tuo soggiorno unico. 

Non perdere l'occasione di scoprire i piatti tipici valtellinesi dopo aver fatto sport all’aria aperta: Bormio ti aspetta tutto l’anno con le sue meraviglie. 

La coperta isotermica è un elemento essenziale per chiunque si avventuri all'aperto, perché offre protezione in condizioni di freddo o caldo estremo. 

Vogliamo condividere importanti informazioni sulla sua struttura, sui materiali con cui è prodotta, sulle funzioni che svolge in un contesto di emergenza. 

Leggendo questo articolo capirai come utilizzare al meglio questo strumento semplice e utilissimo e il suo ruolo durante le escursioni in montagna, sia in inverno che in estate.

Com'è fatta una coperta isotermica? Vediamone le caratteristiche

La coperta isotermica, spesso denominata coperta termica di emergenza o più colloquialmente "metallina", è un dispositivo di sopravvivenza leggero e compatto progettato per fornire isolamento termico in condizioni di emergenza.

La coperta è caratterizzata da due lati distinti, uno dorato e uno argentato, di cui scopriremo gli utilizzi specifici successivamente.

In generale, la sua funzionalità si basa sulla capacità di riflettere il calore corporeo o di proteggere dalle fonti di calore esterne, a seconda della necessità. 

Ma com’è composta esattamente una coperta isotermica?

Materiali e struttura

La coperta d’emergenza è formata da tre strati e altrettanti materiali:

L'integrazione di questi tre materiali nella coperta isotermica crea un dispositivo di emergenza eccezionalmente efficace, capace di offrire protezione vitale in un'ampia gamma di condizioni ambientali. La sua struttura multistrato non solo fornisce isolamento termico ma anche resistenza e versatilità, rendendo la coperta isotermica un elemento indispensabile in ogni kit di sopravvivenza o di primo soccorso.

Uomo appoggiato al bagagliaio di un'auto si prepara per un'attività invernale all'aperto in montagna con una coperta isotermica.

Come si usa la coperta isotermica di emergenza o metallina termica?

L'uso efficace di una coperta isotermica dipende dalla comprensione delle proprietà riflettenti e isolanti dei suoi due lati, uno argentato e l’altro dorato. La scelta di quale lato esporre all'esterno può influenzare significativamente la capacità di resistere al freddo oppure al caldo. 

Ecco come sfruttare al meglio questi lati in situazioni d’emergenza:

Freddo estremo

Per massimizzare la protezione dal freddo, devi usare la coperta con il lato argentato rivolto verso il tuo corpo. Questa configurazione sfrutta la capacità del lato argentato di riflettere il calore del corpo indietro verso di te, minimizzando la perdita di calore per irraggiamento. 

Il lato dorato, in questo caso, è rivolto verso l'esterno, agendo come una barriera aggiuntiva contro la bassa temperatura dell’ambiente.

Avvolgiti completamente nella coperta, assicurandoti di coprire il corpo dalla testa ai piedi. È importante ridurre al minimo gli spazi aperti per evitare la dispersione di calore e trattenere efficacemente quello corporeo all'interno. 

Questa tecnica può essere particolarmente utile in situazioni di emergenza all'aperto o in caso di guasti all'impianto di riscaldamento in ambienti chiusi particolarmente freddi.

Caldo estremo

Nel caso di esposizione a condizioni di caldo estremo, l'utilizzo del telo termico d’emergenza cambia, perché si vuole riflettere il calore esterno lontano dal corpo per mantenere una temperatura corporea più fresca. Per questo scopo, la coperta isotermica deve essere utilizzata con il lato argentato rivolto verso l'esterno

L'alluminio riflette i raggi solari e il calore ambientale, impedendo di surriscaldare la persona, mentre il lato dorato consente la dispersione del calore corporeo

In questo modo, utilizzando la coperta per creare ombra o come barriera riflettente, si può ridurre l'assorbimento di calore e mantenere condizioni più confortevoli sotto il sole battente o in ambienti estremamente caldi.

Perché tenere sempre con sé una coperta di emergenza?

Prima di rispondere alla domanda, vogliamo darti qualche consiglio generale: quando ti prepari per un'escursione in quota, ricordati sempre di controllare le condizioni atmosferiche. Se vuoi passare piacevoli giornate all’aria aperta nel territorio di Bormio, verifica sempre il meteo e metti nello zaino tutti gli strumenti necessari per la tua sicurezza. Inoltre, dai informazioni a qualcuno sul tuo itinerario e previsto orario di ritorno. 

Anche se il clima è mite, porta con te la coperta di emergenza, perché la sua incredibile compattezza e leggerezza la rendono un oggetto quasi impercettibile, ma il suo potenziale di salvataggio è immenso.

Questa semplice precauzione può essere determinante per la sopravvivenza in situazioni di emergenza, offrendo protezione contro il freddo pungente, il vento gelido, il sole diretto

Oltre alla protezione termica, la metallina può essere utilizzata anche come segnale di soccorso (grazie alla sua superficie riflettente), come riparo d'emergenza o addirittura per raccogliere acqua

La coperta isotermica, in questo contesto, è un elemento fondamentale che mostra alti gradi di preparazione e consapevolezza, due qualità indispensabili per chiunque si avventuri in ambienti naturali impegnativi.

Le vacanze di Pasqua 2024 rappresentano le ultime indimenticabili giornate sulla neve per chi ama la montagna e le giornate primaverili sugli sci.

In alta quota dai 1500m ai 3000m a Bormio le condizioni di innevamento sono ancora ottimali e permetteranno agli amanti della neve di concludere la tanto amata stagione con una bella sciata.

Dopo mesi particolarmente positivi in termini di precipitazioni nevose, la ski area di Bormio chiuderà i battenti domenica 7 aprile 2024, ma non prima di aver reso indimenticabile anche questa Pasqua per chi ama trascorrerla con gli sci ai piedi.

I Pasquali di Bormio: una tradizione secolare

Tra i motivi per cui scegliere Bormio a Pasqua, è d'obbligo menzionare i Pasquali.
Considerato l'evento più importante dell'anno per i bormini, da anni è diventato anche un immancabile appuntamento folkloristico per i turisti.
Durante la mattina di Pasqua tutti gli abitanti, vestiti in abito tradizionale bormino, accompagnano a spalla, o sfilando con animali, decorazioni e carretti, le numerose portantine allegoriche a tema religioso, chiamate appunto "Pasquali", in una lunga sfilata lungo le vie del paese.

Ogni anno i Pasquali sono diversi, ogni creazione è unica e irripetibile e necessita di ore e ore di realizzazione nei mesi precedenti la Pasqua. I Pasquali gareggiano in rappresentanza delle 5 contrade di Bormio, meglio conosciute come i reparti di Buglio, Combo, Dossiglio, Dossorovina e Maggiore.
Durante il pomeriggio, nella piazza del Kuerc gremita di gente, la giuria popolare assegna il premio di vincitore al miglior Pasquale dell'anno.

L'evento dei Pasquali di Bormio ha origini antiche, una tradizione che il paese porta avanti da 600 anni ed è un momento dell'anno veramente speciale che unisce l'intera comunità.
Non perdetevi questa incredibile manifestazione, ne resterete esterrefatti.

Photo Credit: Fausto Compagnoni

Il programma dei Pasquali 2024

Domenica 31 marzo 2024

Tanto divertimento con la festa di fine stagione

Infine Sabato 6 aprile 2024, a Bormio 2000 festeggeremo insieme la chiusura dell'inverno con il Winter Closing Party. Un'occasione per salutare insieme, con una lunga tavolata, un pranzo in compagnia e intrattenimento musicale la fine di questa stagione. Live Dj Set  a cura di Max Benzoni e Andrea Casta per un indimenticabile live violin show. La festa continuerà alle 18:00 presso il Be White. Siete tutti invitati!


A fine stagione nei comprensori sciistici si fa festa e non è da meno anche la stazione di Bormio che vuole celebrare la chiusura della stagione invernale con il Winter Closing Party, un'occasione per ballare, cantare, divertirsi e mangiare del buon cibo dandosi l'arrivederci al prossimo inverno.

La festa è in programma direttamente sulle nevi di Bormio 2000 sabato 6 aprile 2024. Verrà allestita una grande tavolata all'aperto con le proposte dai sapori valtellinesi dei ristoranti Girasole e Gallo Cedrone; a seguire il live dj set di Max Benzoni e il live violin show di Andrea Casta.

La musica dal vivo proseguirà dalle 18:00 alla partenza della cabinovia presso l'apres ski BeWhite con il dj set di Super 90.

Programma

Ticket

I biglietti sono in vendita nello shop online di Bormio Ski: shop.bormioski.eu

* Il pranzo include polenta e salsiccia, pane, formaggio, torta, acqua e vino compresi. 

locandina winter closing party bormio

Hai raggiunto un buon livello di preparazione con lo snowboard e vuoi provare il fuori pista? Allora devi pensare ad un’attrezzatura adeguata.

Se vuoi passare allo snowboard freeride, è fondamentale scegliere la tavola giusta per affrontare la neve fresca e i terreni impervi. 

Elementi come la forma della tavola, il suo profilo, la lunghezza, la larghezza e la flessibilità giocano ruoli chiave nella performance del rider. Queste caratteristiche, selezionate con attenzione, trasformano la discesa fuoripista in un'esperienza indimenticabile, ottimizzando le prestazioni e garantendo il massimo del divertimento in sicurezza.

C’è molto di più da sapere su questo argomento: continua a leggere l'articolo per approfondire.

Introduzione al freeride e alle tavole da snowboard

Il freeride nello snowboard è una disciplina che si concentra sulla discesa di pendii non preparati, ovvero fuori pista, privilegiando la neve fresca e gli ambienti naturali incontaminati. 

A differenza dello snowboard su piste battute, che può includere elementi come salti, rail e half-pipe all'interno di aree dedicate, il freeride si svolge in aree montane prive di strutture artificiali, dove il percorso non è definito e il rider deve navigare tra vari ostacoli naturali come alberi, rocce e cambi di pendenza. 

Questa disciplina richiede un alto livello di abilità, conoscenza della montagna e capacità di valutazione dei rischi legati al terreno e alle condizioni della neve, poiché il praticante deve essere in grado di adattarsi a condizioni variabili e talvolta estreme.

Caratteristiche delle Tavole da Freeride e differenze dalle altre

Le tavole da freeride sono concepite per navigare attraverso la "powder" con la stessa maestria con cui un surfista affronta le onde. Queste tavole si distinguono per alcune caratteristiche chiave che le rendono ideali per la loro funzione:

Consigli per l'uso in base alla destinazione e al tipo di neve

Se ti dirigi verso destinazioni caratterizzate da neve profonda e polverosa, prediligi tavole da freeride con una lunghezza maggiore e uno shape direzionale. Queste caratteristiche migliorano la galleggiabilità e la stabilità, permettendoti di affrontare la neve fresca con facilità. 

In condizioni di neve ghiacciata o compatta, invece, una tavola con un maggiore flex e un profilo camber ti offrirà una migliore aderenza e reattività nelle virate.

Per il backcountry, che prevede di raggiungere la cima della montagna con le tue forze, dove il terreno può variare rapidamente da polveroso a ghiacciato, considera una tavola con una buona versatilità, che bilanci galleggiabilità e grip. Ricorda che se devi camminare con la tavola legata allo zaino, è meglio sceglierne una più leggera.

Infine, se ti avventuri in aree con una grande varietà di condizioni di neve e terreni, una tavola all-mountain orientata al freeride può essere la scelta migliore, offrendo un compromesso tra prestazioni su neve fresca e capacità di gestire piste battute o terreni irregolari. 

Ricorda sempre di adeguare la tua velocità e il tuo stile di riding alle condizioni della neve e del terreno per garantire non solo il massimo del divertimento ma anche la sicurezza tua e degli altri.

I migliori modelli di tavole freeride per lo snowboard

Per acquistare una buona tavola da freeride devi prevedere una spesa tra i 500€ e gli 800€, ovviamente puoi trovare prezzi più alti o più bassi ma questo è un range medio che può darti un riferimento chiaro.

Se vuoi vedere alcuni esempi di tavole freeride di qualità, puoi dare un’occhiata alla gamma Rossignol che comprende modelli adatti ad ogni tipologia di rider. Puoi trovare tavole con design a pesce oppure profili tradizionali, con camber rocker, shape directional e diversi livelli di flex (generalmente tra 6/10 a 8/10).

Restando nel mondo Rossignol, puoi scegliere tra:

Puoi anche decidere di non acquistare tutta l’attrezzatura necessaria per fare discese fuori pista e optare per il noleggio tavole da snowboard, proprio come quello offerto da Bormio Ski.

Questo servizio è presente tra la biglietteria di Bormio e la partenza della cabinovia, ma ti permette anche di prenotare online e approfittare di sconti dedicati.

Qualche consiglio finale per affrontare con sicurezza una giornata nella neve fresca

Concludendo questo articolo dedicato allo snowboard freeride e a come scegliere la tavola giusta per te, ti vogliamo dare qualche ultimo consiglio sulla sicurezza.

Praticare questa attività richiede conoscenza della montagna, attenzione alle condizioni meteo e consapevolezza dei propri limiti per garantire sicurezza e divertimento. Ricordati sempre di informarti prima di salire in quota e presta attenzione quando effettui le tue discese. Se non conosci la zona, il nostro consiglio è quello di affidarti alle guide locali: sono figure esperte del territorio, che sanno "leggere" le condizioni della neve e agire tempestivamente in caso di necessità.

Ricorda, ogni sciatore deve avere sempre con sé il kit di equipaggiamento di sicurezza per poter gestire un soccorso in caso di valanga: Artva (che non va inserita nello zaino, ma tenuta addosso), pala e sonda. L’Artva è il dispositivo che permette la ricerca e la restrizione dell’area in cui si trova una persona travolta da valanga. La sonda consente di scandagliare l’area permettendo l’identificazione della corretta posizione del travolto. La pala viene utilizzata per scavare.

Per completare il kit, ti consigliamo l'utilizzo di zaino con sistema airbag, un accessorio che garantisce un miglior galleggiamento in caso di valanga.

Se non hai il kit o lo zaino con te, ricorda che puoi sempre noleggiarlo da Bormio Rental.

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