Tempo di bilanci dopo la due giorni di Coppa del Mondo a Bormio. Prima di tutto, il trionfo azzurro. E si, perché la doppietta di Dominik Paris e il podio di Christof Innerhofer sono la miglior notizia della kermesse valtellinese della massima serie di sci.
Già solo questo rappresenta qualcosa di straordinario, segna un successo antologico, leggendario.
E a fianco ai tre podi azzurri, se ci mettiamo l’organizzazione, la manifestazione rimane perfettamente riuscita. Anche più tifosi sugli spalti si sono presentati, una trend positivo sicuramente.
Certo, altre realtà in Austria e Svizzera sono ancora lontane, ma la strada segnata è finalmente quella giusta.
La Stelvio più difficile (e spettacolare) di sempre
Eccezionale la preparazione della pista Stelvio. Nei quindici giorni prima dell’evento, una preparazione eccellente ad opera di Pasquale Canclini e della sua banda.
Prima la produzione del manto grazie ad un rinnovato sistema, quindi la fase sul pendio bagnando il manto.
E così sotto le lamine e le solette dei campioni della velocità ecco una Stelvio ghiacciata, esigente, con ogni ruga e gibbosità del terreno in vista da rendere le gare ancora più difficili. «La Stelvio più difficile di sempre», sentenziava Paris. «Uno spettacolo mai visto, qua ogni punto è difficile proprio perché devi essere sempre concentrato», affermava Paris.
«Una preparazione del pendio ottimale, una manifestazione che ha avuto un grande riscontro mediatico. Certo, non bisogna abbassare a guardia e continuare su questo standard, perfezionando », diceva il presidente della federazione Italiana sport invernali Flavio Roda.
Tempi perfetti in pista, situazione sotto controllo. Un lavoro positivo degli uomini agli ordini del direttore di gara Omar Galli. Insomma una gioiosa macchina da guerra che ha messo in piedi un grande evento.
La Federazione in regia
In cabina di regia dal punto di vista istituzionale la Fisi, e questa è una novità. A guidare i processi della preparazione tecnica del tracciato e non solo, l’opera di Bormio Ski, rappresentata dall’amministratore delegato Valeriano Giacomelli, membro attivo del comitato organizzatore della Coppa del Mondo. E oltre alla vittoria tecnica sul campo degli azzurri, alla preparazione dell’evento, alle cerimonie fra cui la cena vip la sera della discesa nel tendone al parterre, anche la presenza del vice premier Matteo Salvini il giorno del superG a benedire la Coppa del Mondo bormina.